Le case sono tutte diverse l’una dall’altra per via dei mobili, dello stile scelto, dei colori insomma ognuno arreda la propria abitazione seguendo il suo gusto; la differenza principale può essere però ad esempio tra la scelta di inserire nell’arredamento divano o poltrona, poltrona a sacco o divanetto, oppure orologio da parete analogico o digitale, classico, di fantasia, colorato o neutro. E’ vero che è un elemento d’arredo al quale nessuno riesce a rinunciare perché scandisce il tempo e ci ricorda gli impegni e gli appuntamenti, ma c’è chi lo inserisce nell’arredamento della cucina, chi non lo vede bene nel salotto e chi se potesse lo aggiungerebbe tra i quadri della scala solo per rallegrare l’ambiente curando ogni minimo dettaglio.
Ogni stile ha un orologio da parete diverso, in un salotto minimal per esempio piuttosto che inserire un orologio digitale potrebbe essere acquistato uno in stile contemporaneo costituito da semplici lancette e numeri che segnano il tempo, ma la particolarità che lo contraddistingue è il disegno all’interno che crea una certa armonia. Niente di eclatante o di esagerato che permette di dare una luce diversa al salotto con poco impegno e riempire uno spazio vuoto della parete per rimanere nella comodità. Immaginiamo infatti di voler trascorrere il pomeriggio in salotto e di avere un appuntamento, anziché tenere sotto controllo il telefono, basta alzare lo sguardo per evitare di arrivare in ritardo. Dove sistemarlo? Niente di più semplice, sulla parete dietro un qualsiasi mobile, di fronte al divano, non ci sono regole da seguire se non quelle del buon gusto.
L’orologio da parete è uno dei pochi oggetti che non può mancare in casa, la scelta delle stanze in cui inserirlo è relativa, l’aspetto positivo è che in commercio sono disponibili varie versioni, stili e dimensioni che possono soddisfare tutte le aspettative.